Gol eccezionali ed errori più che evitabili, la sfiga più nera e la fortuna più sfacciata, conditi da una suspance e una tensione francamente evitabili (Gianni, lunedì un bel check alle coronarie, mi raccomando) ma che hanno dato un sapore diverso alla vittoria: questo in sintesi i 60 minuti contro il Paolo VI. Prologo (o della sfiga): squadra giovane e compatta, in 10 a disposizione per Gianni che intende promuovere la linea giovane in campo. Se non che Ciro, al rientro dall'infortunio e indicato come titolare, si infortuna nel riscaldamento ed è costretto ad andare al pronto soccorso, probabile distorsione della caviglia. La partita: buona partenza, con Billa sugli scudi e che apre le danze con una bella doppietta nei primi dieci minuti con due grandi tiri da fuori. Potremmo raccogliere di più da quel che seminiamo ma purtroppo concediamo un tiro angolato che la punta avversaria è brava a insaccare per il 2-1. Se in altre partite avremmo subito pesantemente il colpo, questa volta reagiamo a dovere e con concretezza: Billa ancora una volta insacca dalla distanza (aiutato da una piccola deviazione) e Fede con una punizione magistrale a giro sopra la barriera ci portano sul 4-1 alla ripresa. Tutto tranquillo? Niente affatto: pur creando subiamo la foga di rimonta avversaria e da una respinta un po' approssimativa dopo un corner contro prendiamo il 4-2 che riapre in parte i giochi (Gala avrebbe la possibilità di chiuderli subito ma fallisce una buonissima occasione dal limite). Giochi riaperti quando poco dopo Simo prende la palla con le mani fuori area in uscita: punizione al limite con sassata nello specchio, poco da fare e 4-3. Quindi momento decisivo: Mattia trattiene la punta avversaria lanciata verso la porta e rimedia il secondo cartellino giallo, lasciando la squadra in 10 a dieci minuti dalla fine. Gli avversari peraltro pareggiano dalla successiva punizione, con palla che passa sotto alle gambe di Cristian. Tutto finito? No, grande cuore: Gala si fa perdonare l'errore precedente con una serpentina in fascia, finalizzata con un gol da opportunista, per il 5-4. Si ma ora c'è una rimonta da arginare, in inferiorità numerica e con la stanchezza che si inizia a far sentire. Erigiamo un fortino, mettiamo in campo tutte le astuzie per rallentare il gioco e rendere più isterico l'attacco avversario: poi qualcuno guarda giù quando la palla viene fermata sulla nostra linea di porta dalla faccia (!) di un avversario, dopo circa 6-7 (non è un'esagerazione) nell'area piccola. Al fischio finale è una baraonda, ma quanta fatica... Epilogo: 6 punti servivano a dicembre e 6 punti ci son stati; mercoledì pizza di squadra al giro-pizza a Gallarate poi vacanze, si riparte a gennaio con qualche rientro importante Mirko, Kevin, speriamo anche Ciro e Davide).
Imperiali: 6,5. Parate e astuzie, ma anche tanto culo (salvato dalla traversa e anche dagli avversari).
Mariani: 6,5. Solita prestazione che dà sicurezza, subisce un po' i continui interscambi delle punte avversarie.
Bianchi: 6,5. Primo giallo forse eccessivo, bene nelle ripartenze dalla difesa anche se con qualche piccola amnesia perdonabile.
De Fino: 7. Gira tutto il fronte d'attacco (centrale, fascia e punta negli ultimi, disperati, minuti) comunque con efficacia. Punizione da applausi.
Attanasio: 6,5. Un po' sottotono all'inzio, alla fine è un flipper che corre a tappare tutti i buchi che riesce.
Brambilla: 7,5 (UPM). O della concretezza. Pochi tiri ma micidiali, rimane in capo solo mezz'ora complessivamente ma decide la partita.
Rizzo: 6. Marcato molto stretto, in difficoltà nelle sponde ma rimedia le punizioni che ci servono.
Bosco: 6,5. Entra in fascia, lasciando forse troppi buchi in difesa, ma alla fine anche lui è uno dei bastioni del fortino.
Galasso: 7. Da mangiarlo dopo l'errore sull'azione che avrebbe potuto chiudere la partita, in una partita dove comunque fa fatica a trovare il ritmo da centrale. Trova la redenzione con il gol vittoria.
Gol eccezionali ed errori più che evitabili, la sfiga più nera e la fortuna più sfacciata, conditi da una suspance e una tensione francamente evitabili (Gianni, lunedì un bel check alle coronarie, mi raccomando) ma che hanno dato un sapore diverso alla vittoria: questo in sintesi i 60 minuti contro il Paolo VI.
RispondiEliminaPrologo (o della sfiga): squadra giovane e compatta, in 10 a disposizione per Gianni che intende promuovere la linea giovane in campo. Se non che Ciro, al rientro dall'infortunio e indicato come titolare, si infortuna nel riscaldamento ed è costretto ad andare al pronto soccorso, probabile distorsione della caviglia.
La partita: buona partenza, con Billa sugli scudi e che apre le danze con una bella doppietta nei primi dieci minuti con due grandi tiri da fuori. Potremmo raccogliere di più da quel che seminiamo ma purtroppo concediamo un tiro angolato che la punta avversaria è brava a insaccare per il 2-1. Se in altre partite avremmo subito pesantemente il colpo, questa volta reagiamo a dovere e con concretezza: Billa ancora una volta insacca dalla distanza (aiutato da una piccola deviazione) e Fede con una punizione magistrale a giro sopra la barriera ci portano sul 4-1 alla ripresa. Tutto tranquillo? Niente affatto: pur creando subiamo la foga di rimonta avversaria e da una respinta un po' approssimativa dopo un corner contro prendiamo il 4-2 che riapre in parte i giochi (Gala avrebbe la possibilità di chiuderli subito ma fallisce una buonissima occasione dal limite). Giochi riaperti quando poco dopo Simo prende la palla con le mani fuori area in uscita: punizione al limite con sassata nello specchio, poco da fare e 4-3. Quindi momento decisivo: Mattia trattiene la punta avversaria lanciata verso la porta e rimedia il secondo cartellino giallo, lasciando la squadra in 10 a dieci minuti dalla fine. Gli avversari peraltro pareggiano dalla successiva punizione, con palla che passa sotto alle gambe di Cristian. Tutto finito? No, grande cuore: Gala si fa perdonare l'errore precedente con una serpentina in fascia, finalizzata con un gol da opportunista, per il 5-4. Si ma ora c'è una rimonta da arginare, in inferiorità numerica e con la stanchezza che si inizia a far sentire. Erigiamo un fortino, mettiamo in campo tutte le astuzie per rallentare il gioco e rendere più isterico l'attacco avversario: poi qualcuno guarda giù quando la palla viene fermata sulla nostra linea di porta dalla faccia (!) di un avversario, dopo circa 6-7 (non è un'esagerazione) nell'area piccola. Al fischio finale è una baraonda, ma quanta fatica...
Epilogo: 6 punti servivano a dicembre e 6 punti ci son stati; mercoledì pizza di squadra al giro-pizza a Gallarate poi vacanze, si riparte a gennaio con qualche rientro importante Mirko, Kevin, speriamo anche Ciro e Davide).
Imperiali: 6,5. Parate e astuzie, ma anche tanto culo (salvato dalla traversa e anche dagli avversari).
Mariani: 6,5. Solita prestazione che dà sicurezza, subisce un po' i continui interscambi delle punte avversarie.
Bianchi: 6,5. Primo giallo forse eccessivo, bene nelle ripartenze dalla difesa anche se con qualche piccola amnesia perdonabile.
De Fino: 7. Gira tutto il fronte d'attacco (centrale, fascia e punta negli ultimi, disperati, minuti) comunque con efficacia. Punizione da applausi.
Attanasio: 6,5. Un po' sottotono all'inzio, alla fine è un flipper che corre a tappare tutti i buchi che riesce.
Brambilla: 7,5 (UPM). O della concretezza. Pochi tiri ma micidiali, rimane in capo solo mezz'ora complessivamente ma decide la partita.
Rizzo: 6. Marcato molto stretto, in difficoltà nelle sponde ma rimedia le punizioni che ci servono.
Bosco: 6,5. Entra in fascia, lasciando forse troppi buchi in difesa, ma alla fine anche lui è uno dei bastioni del fortino.
Galasso: 7. Da mangiarlo dopo l'errore sull'azione che avrebbe potuto chiudere la partita, in una partita dove comunque fa fatica a trovare il ritmo da centrale. Trova la redenzione con il gol vittoria.